Sharing Economy: la Commissione UE sull’economia collaborativa

Su Quotidiano giuridico alcuni miei articoli sulla sharing economy o economia collaborativa e sulla Comunicazione della Commissione europea

Il 2 giugno 2016 la Commissione europea, nella comunicazione 356/2016 denominata “Un’agenda europea per l’economia collaborativa” ha presentato alcuni orientamenti in materia di economia collaborativa, conosciuta anche come sharing-economy, finalizzati al sostegno di consumatori, imprese e autorità pubbliche affinché operino con fiducia in tale emergente settore. L’economia collaborativa, che ai sensi della definizione fornita dalla Commissione ricomprende “i modelli imprenditoriali in cui le attività sono facilitate da piattaforme di collaborazione che creano un mercato aperto per l’uso temporaneo di beni o servizi spesso forniti da privati”, solleva, molti dubbi interpretativi con riguardo alla disciplina applicabile, poiché rompe consolidate distinzioni tra consumatore e professionista, lavoro subordinato e lavoro autonomo, prestazione di servizi a titolo professionale e non professionale. Inoltre, i nuovi modelli di business s’inseriscono in mercati fino ad ora serviti da prestatori di servizi tradizionali, con i quali si pongono in concorrenza e pongono interrogativi con riguardo all’applicazione alle nuove forme dei tradizionali requisiti di accesso al mercato. La Commissione ha, dunque, fornito alcuni orientamenti al fine di evitare un’eccessiva frammentazione della disciplina applicabile, che andrebbe ad incidere sulla libera circolazione dei servizi nel mercato unico.

Link agli articoli:

La Commissione UE sulla sharing economy: la tutela degli utenti, settembre 2016.

La Commissione UE sulla sharing economy: la responsabilità delle piattaforme, agosto 2016.

La Commissione UE sulla sharing economy: i soggetti coinvolti e i requisiti per l’accesso, agosto 2016.

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